La cellulite è una vera e propria patologia che riguarda il tessuto adiposo (Il grasso), il sistema circolatorio e il distretto cutaneo.
Facciamo un po’ di chiarezza su quello che viene percepito dalle pazienti, che spesso si presentano a studio per la classica cellulite, detta anche“buccia d’arancia”, o per degli accumuli di grasso localizzati in sede peritrocanterica chiamati “culotte de cheval” o “saddlebags”. Benché siano quadri patologici distinti che possono presentarsi in maniera dissociata in alcuni individui, spesso troviamo una stretta correlazione e la compresenza di questi due inestetismi è molto frequente.
Il termine medico con cui viene si definisce la cellulite è PEFS (Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica) ed in base alla severità del quadro patologico si possono identificare 4 stadi della malattia. E’ importante non sottovalutare la presenza della cellulite anche quando si ha poca evidenza clinica, poiché questa è caratterizzata da un andamento ingravescente e che solo se affrontata nei primi 2 stadi è ancora del tutto reversibile.
Abbiamo diverse possibilità di approccio terapeutico che varia in base alla gravità e alla tipologia della cellulite e possiamo avvalerci di terapie iniettive(mesoterapia o emulsiolipolisi), oppure di elettromedicali(Carbossiterapia) che hanno il compito di migliorare il quadro patologico.
La mesoterapia consiste nell’iniettare a livello intradermico alcune miscele di sostanze, che variano a seconda della tipologia e della severità della problematica che vogliamo trattare, migliorando non soltanto l’estetica ma anche la sintomatologia associata.
L’emulsiolipolisi consiste nell’iniettare delle sostanze con effetto lipolitico direttamente all’interno delle adiposità localizzate, potenziando l’azione degli enzimi che bruciano il grasso e apportando modificazioni strutturali dei tessuti affinché le cellule di grasso siano più facilmente metabolizzate.
La carbossiterapia è una tecnica ampiamente diffusa in medicina estetica che consiste nella somministrazione, per via sottocutanea, di una certa quantità di anidride carbonica medicale che grazie a numerosi effetti positivi va a migliorare l’inestetismo. L’insufflazione dei anidride carbonica medicale che è una sostanza naturale, non pericolosa, atossica e anallergica, provoca una serie di effetti benefici:
- Aumenta la sfigmicità arteriolare provocando una vasodilatazione e migliorando la perfusione della zona trattata.
- Amplificazione dell’ “effetto Bohr” che fa rilasciare all’emoglobina l’ossigeno nei tessuti.
- Aumento della produzione del collagene di tipo I
Una volta che l’anidride carbonica diffonde nell’organismo viene eliminata attraverso i meccanismi fisiologici classici.
Va comunque detto che per contrastare la cellulite ci vuole costanza e pazienza, poiché i protocolli di terapia infiltrativa o di carbossiterapia consistono mediamente in 6-10 sedute e può essere necessario ripeterli ciclicamente in base alla severità del quadro patologico e al grado di risposta del paziente.
Il lasso temporale tra una seduta e l’altra è di 7-10 giorni e quindi in previsione dell’estate questo è il periodo migliore per iniziare un qualsivoglia trattamento anti-cellulite.